Si sente spesso parlare dell’aspettativa, ma che cos’è?

L’aspettativa indica l’atto di aspettare, ma aspettare chi, aspettare cosa? Aspettarsi che una persona si comporti in un certo modo o che una situazione abbia un certo sviluppo.

Ma in base a cosa ci aspettiamo questo?

Ce lo aspettiamo sempre in base ai riferimenti che ci sono nella nostra neurologia, eh si, in base ai “file” presenti nel nostro cervello. Ma questi “pacchetti di informazioni” da dove provengono? 

Ci sono due possibilità. La prima è che ci arrivino dalla genetica, quindi da ciò che i nostri genitori ci hanno tramandato tramite i cromosomi. 

La seconda possibilità è che arrivino da ciò che abbiamo appreso dall’esperienza, sia che sia stata vissuta direttamente, sia che ci sia stata raccontata. 

Quindi quindi, per tornare a noi.. 

L’aspettativa, la nostra idea di come dovrebbe essere il futuro, è basata sui riferimenti passati che abbiamo, ma che sono semplicemente la porzione di “realtà” alla quale abbiamo avuto accesso fino a quel momento. 

E mai, una visione completa di tutto ciò che c’è.

Ma in base a questa nostra visione incompleta giudichiamo giusto o sbagliato ciò che stiamo osservando nella realtà attorno a noi. 

E quando abbiamo delle aspettative nei confronti delle altre persone, stiamo creando attorno a loro una sorta di gabbia, nella quale devono stare per avere la nostra approvazione e spesso purtroppo anche quello che crediamo sia amore.

E allora, come possiamo fare? Non avere aspettative?

Beh, ci permetterebbe di vedere tutto in modo più ampio, dando la possibilità ad ogni cosa di fluire e ad ogni persona di essere ciò che è, senza giudicarla “sbagliata” perché i suoi comportamenti non rientrano tra le possibilità che abbiamo previsto.

Credo allo stesso tempo, che il non avere aspettative sia molto difficile, perché le aspettative ci donano sicurezza, immaginare già che le cose andranno in un certo modo ci dà la percezione di avere il controllo della realtà e questo ci fa stare bene e sentire al sicuro. 

Per questo stesso motivo gli imprevisti ci mettono in difficoltà. Perché un imprevisto è qualcosa che non avevamo considerato una possibilità.

Penso che la cosa importante sia il sapere che le nostre aspettative non sono le uniche possibilità “giuste”, sono semplicemente quelle che conosciamo, che ci sono familiari.

Ma siamo in un campo di possibilità e ce ne sono tantissime altre che non abbiamo mai visto, e che non sono “sbagliate” solo per questo, sono semplicemente nuove, diverse.